SCIENZA: VALE LA PENA FIDARSI?

Penso che abbiate presente la trasmissione "Mi manda rai3" condotta da Andrea Vianello e in onda ogni venerdì sera, ovviamente su rai3.

Ieri si parlava di chirurgia estetica: argomento sempre più discusso nonchè fenomeno sempre più diffuso. Protagonista era una donna, che si aggirava sulla quarantina d'anni se non meno, la quale è stata vittima di una grave infezione, dopo aver subito un intervento di chirurgia estetica al viso, in particolare si trattava di rialzamento degli zigomi (il preciso termine tecnico non lo conosco, ma avrete capito lo stesso..).

Trascorsi un po' di giorni in seguito all'operazione, la giovane donna ha iniziato a sentirsi delle specie di "palline" sottocutanee, proprio nel punto dove era stata operata (e dove era stato inserito del liquido che venne poi isolato mediante una capsula); e queste palline man mano iniziarono a gonfiarsi, a tal punto che la donna non si riconosceva più. Contattò subito un dottore, subì diversi interventi, ma l'infezione continuava a ripetersi e anche tuttora è a rischio di un nuovo peggioramento.

Non sono a conoscenza purtroppo della precisa causa di tutto ciò, in quanto non ho potuto seguire il programma interamente, sta di fatto che per sostenere tutti gli interventi, la donna ha sborsato una somma pari a 30 000 euro. Un patrimonio!

Il conduttore a un certo punto ha fatto mostrare delle foto del viso della donna appena prima dell'ultima operazione, avvisando tutti che avrebbero potuto farci una certa impressione. E infatti così è stato: la guancia era gonfissima e aveva tipo delle protuberanze, sotto alle quali si vedevano macchie nere. Al vederle mi sono venuti i brividi. Pensare che a mio giudizio non è una brutta donna, non aveva di certo il bisogno di rifarsi gli zigomi e soprattutto di rischiare una cosa del genere!

Beh sta di fatto che, ok, siamo tutti consapevoli dei progressi continui della scienza negli ultimi anni (un esempio a caso?: la possibilità di "farsi allungare le ossa" in Giappone), ma penso comunque che ci sia sempre una percentuale di rischio (sebbene le statistiche dicano che sono relativamente pochi i casi), e che ci voglia una grande responsabilità, forza d'animo e sangue freddo prima di prendere la scelta di sottoporsi a un intervento chirurgico.
Io non credo ne sarei capace...